NEL 113° ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIA DI ADUA – 1° Marzo 2009

Gian Carlo Stella, 19 marzo 2009

Le “Batterie siciliane” – così chiamate perché composte quasi esclusivamente da siciliani -, vennero inviate in Eritrea all’indomani dello scontro di Amba Alagi, il 16 dicembre 1895 sul piroscafo “Singapore”, assumendo le denominazioni di 3a e 4a batteria (1a e 2a di rinforzo).

Composte da 146 tra ufficiali e soldati ed 8 cannoni, le due batterie erano comandate rispettivamente dai capitani Eduardo Bianchini e Umberto Masotto, e parteciparono alla battaglia di Adua assegnate alla Brigata Albertone.

Il comportamento di quegli artiglieri sul campo andò oltre il limite del sacrificio, poiché, su ordine dello stesso generale Matteo Albertone – di “sparare sino all’ultimo colpo e di sacrificarsi sul posto per permettere agli avanzi della brigata di potersi ritirare” -, obbedirono all’ordine e vennero quasi tutti fatti a pezzi sui loro cannoni.

Il numero dei caduti, e soprattutto la quantità delle decorazioni al valor militare a loro concesse, dimostrano l’ampiezza del loro comportamento sul campo.

Per questo l’artigliere, più che l’artiglieria, viene assunto come simbolo del sacrificio italiano sul campo di Adua.

Solo qualche numero: dei 10 ufficiali d’artiglieria delle “Batterie Siciliane” ne morirono 8; della 3a Batteria si salvarono i tenenti Pettini (ferito) e Cordella (prigioniero); morti il capitano Bianchini e Boretti; della 4a Batteria morirono tutti i suoi 6 ufficiali (Masotto, Ainis, Castelli, Saia, Schilardi e Paletti). Tutti furono decorati al valor militare: Bianchini e Masotto con la medaglia d’oro e gli altri ufficiali con quella d’argento. Le perdite complessive di queste due batterie ascesero, all’incirca, al 75 % del personale tra sottufficiali e truppa.

La 3a Batteria ebbe 44 medaglie al valore militare (13 d’argento e 31 di bronzo); la 4a Batteria 54 medaglie al valore (12 d’argento e 42 di bronzo).

Complessivamente 106 medaglie, includendo le 2 medaglie d’oro e le 6 d’argento dei loro ufficiali.

Nel 1899 a Messina venne inaugurato un grande monumento in bronzo, opera dell’artista Salvatore Buemi (1860-1916)Progettato e modellato nel 1897 e fuso a Torino nella Reale Fonderia, il gruppo bronzeo ricorda il sacrificio di quegli artiglieri, che ogni anno, nella ricorrenza della battaglia di Adua viene salutato con una cerimonia.

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Quest’anno, nel 113° anniversario, la commemorazione è andata oltre, poiché si è voluto farla precedere da un convegno di studi e da una mostra.

Il merito di aver tenacemente voluto ed organizzato le giornate dedicate alle “Batterie siciliane” è del colonnello Antonello Arabia, comandante il 24° Reggimento artiglieria di stanza a Messina (erede del 22° artiglieria che diede aliquote alle “Battere Siciliane”), e reso possibile dalla disponibilità del Lions Club (“Distretto 108 Y/B Sicilia”, “Lions Club Messina Peloro”, “Messina Tyrrhenum” e “Messina Ionio”) e dall’Amministrazione comunale.

Un avvenimento comunque eccezionale in Italia, che sembra aver rimosso dalla memoria quel 1° marzo.

La cittadinanza onoraria di Noventa Vicentina.

Il tutto era stato preceduto dalla consegna della cittadinanza onoraria di Noventa Vicentina (luogo di nascita  di Umberto Masotto, comandante della 4a batteria) alla Caserma del 24° Reggimento Artiglieria di Messina, occasione questa per rinsaldare i vincoli che uniscono le penne nere alle citate batterie da montagna che, sebbene reclutate in zone “anomale”, vengono considerate truppe alpine.

La giornata di Noventa Vicentina, inquadrata nella Seduta Straordinaria del Consiglio Comunale, è stata dedicata alla figura del capitano “Umberto Masotto. Un soldato un eroe”, e si è aperta appunto con la cerimonia della consegna della cittadinanza la sera del 19 febbraio 2009 alle 20.30 nella sala Paradiso di Villa Barbarigo, sede del Municipio.

Dopo l’intervento del comandante Antonello Arabia – giunto in Veneto con il ten. col. Corrado Di Bartolo ed il primo maresciallo luogotenente ….. -,  è seguita, alle ore 21, la relazione del prof. Renzo Zoia: “Umberto Masotto nella storia e nella comunità di Noventa Vicentina”; alle 21,30 la presentazione da parte degli allievi dell’ IPSIA del Concorso “Uno zaino di valori”, indetto in occasione dell’ “Adunata degli Alpini di Bassano”, ed alle 21,45 l’esibizione del Coro Alpino “U. Masotto”, nel mentre avveniva la proiezione del DVD del 2008 della visita a Messina della rappresentanza di alpini di quel comune veneto.

La giornata di venerdì 27 febbraio 2009

A Messina il convegno “La battaglia di Adua e le batterie siciliane” è iniziato alle ore 10,30 al Teatro Vittorio Emanuele, presente il Prefetto Francesco Alecci, il generale Ermanno Meluccio (vicecomandante Interregionale Carabinieri “Culquaber”), il colonnello Antonio Alecci (vicecomandante della Brigata “Aosta), il colonnello Jesolito Minuto (comandante dell’Aeronavale della Finanza), ufficiali della Marina Militare, dell’esercito, ecc. Presente anche il comandante della Polizia Municipale Calogero Ferlisi, personale dell’amministrazione comunale, provinciale e dell’Università di Messina. Il teatro era stipato da studenti provenienti da Istituti Superiori della città e della provincia, da militari e civili.

Dopo i saluti alle autorità ed i ringraziamenti, ha preso la parola l’avv. Graziano Zattra, Assessore alle Politiche giovanili, sport e turismo del Comune di Noventa Vicentina, quindi il moderatore prof. ing. Cesare Fulci ha ripercorso un tratto della storia cittadina e della sua famiglia, seguito dal prof. Santi Fedele, ordinario di Storia contemporanea dell’Università degli studi di Messina, che ha relazionato sulla vicende del colonialismo europeo ed italiano in particolare, fermandosi al 1889, anno della firma del Trattato di Uccialli. Il prof. Vincenzo Caruso, direttore del Museo storico di Forte Cavalli, ha poi efficacemente ripercorso il vissuto cittadino relativo alle Batterie Siciliane ed al capitano Masotto attraverso la stampa ed i periodici locali dell’epoca, nel mentre venivano proiettate una serie di immagini esplicative.

E’ seguito l’africanista Gian Carlo Stella che ha introdotto il documentario sulla battaglia di Adua proiettato subito dopo.

Infine il colonnello Antonello Arabia ha illustrato efficacemente – accompagnato da una serie di diapositive – la storia delle “Batterie Siciliane”, da quando vennero costituite alla loro distruzione sul campo di Adua, soffermandosi su dati organici e tecnici, entrando nel merito di alcune problematiche riguardanti quella campagna di guerra e ripercorrendo il loro impegno sul campo di Adua.

Consegnate ai relatori le targhe ricordo in argento ed i guidoncini da parte dei presidenti dei Lions Club di Messina, i lavori si sono conclusi verso le 13,30, seguìto anche da giornalisti e da televisioni locali.

Per l’occasione era stato predisposto uno speciale annullo filatelico, disponibile all’interno del Teatro da una postazione di Poste Italiane.

La delegazione di Noventa Vicentina è stato poi ospite a pranzo nella caserma del 24° Artiglieria.

La giornata di sabato 28 febbraio 2009

Ha avuto inizio presso il “Monumento alle Batterie Siciliane” (da molti indicato come “Monumento a Masotto” o “Monumento alla Batteria Masotto”), posto nel giardino della passeggiata a mare, dinnanzi alla visione dello stretto.

Presenti molte autorità, tra cui il Prefetto Francesco Alecci, artiglieri in servizio ed in congedo provenienti da tutta la Sicilia, Croce Rossa, Paracadutisti, altre associazioni combattentistiche, la delegazione del Gruppo Alpini “Umberto Masotto” di Noventa Vicentina, rappresentanti di varie armi ed istituzioni e la cittadinanza.

A rendere gli onori militari un reparto militare che ha presentato le armi e la banda della Brigata “Aosta”.

L’alzabandiera è stato eseguito da personale in divisa storica.

Il colonnello Antonello Arabia, di fronte al monumento, ha ringraziato le autorità e la cittadinanza ed ha ricordato le vicende delle batterie siciliane ed il loro valore e sacrificio sul campo di Adua.

Un militare ha poi recitato la preghiera dell’artigliere ed infine sono state deposte alcune corone di alloro ai piedi del monumento.

Personalità ed invitati sono poi stati ospiti a pranzo nella caserma, in un clima cordiale dove gli alpini hanno eseguito alcuni canti.

Nel pomeriggio, alle ore 15, il dott. Antonio Di Janni (rappresentante per la Sicilia del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio) e la moglie del col. Arabia, presente il gen. dei Carabinieri Ermanno Meluccio e varie personalità, hanno inaugurato la mostra di cimeli storici “… due passi nella storia…”allestita nei saloni della caserma”Emilio Ainis”, con apertura al pubblico ad ingresso libero nel giorno di Domenica 1° marzo, dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 18.

La mostra organizzata dal ten. col. Corrado Di Bartolo e curata da Giuseppe Galletta e Corrado Loiacono con la collaborazione del 1° maresciallo Pasquale Castrignanò, era composta da tre sezioni tematiche, la prima delle quali dedicata alla battaglia di Adua ed alle Batterie Siciliane. Nella sala dedicata ad Adua presente la giubba del tenente Emilio Ainis con la sua medaglia d’Argento alla memoria, un cannone da montagna da 7 BR [bronzo], quadri, fotografie, armi e cimeli vari.

La collezione di armi era stata messa gentilmente a disposizione dal prof. Gaetano Ori Saitta.

Per le scuole la mostra è rimasta aperta fino al 6 marzo.

Le foto della manifestazione:

L’invito e il manifesto

La celebrazione a Noventa Vicentina

La Mostra allestita a Messina

La cerimonia al monumento

Il monumento

Dopo la cerimonia

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