Gian Carlo Stella, 22 giugno 2024
L’interesse culturale per l’Etiopia ed il Corno d’Africa, che si intreccia con la passione, degli Autori della “Biblethiophile” inizia – leggiamo – nel 1990. Non conosciamo la causa scatenante, ovvero dove sia nato quel sassolino che poi rotolando dalla cima della montagna si è trasformato in valanga, ma da quella data la curiosità appare mutata in necessità personale di conoscenze. E ciò alimentata e concretizzata con viaggi e soprattutto nella raccolta in ogni dove di libri, documenti, lettere, mappe, fotografie, dipinti, cartoline, ecc.
Non entriamo nella cronaca sulla nascita fisica del portale sino allo stato attuale, ma siamo certi che, impostato com’è, ha le premesse per svilupparsi ulteriormente coll’aggiunta di altro materiale e metodi nuovi di selezione dei soggetti.
Oggi (giugno 2024) il materiale acquisito è possibile vederlo fisicamente nel sito specifico creato dagli Autori del portale (gli svizzeri Roulier), dove ogni elemento costitutivo è sufficientemente o largamente descritto, con brani estrapolati dagli Autori dei testi ed altri dettagli anche di riferimento. Vedi: https://www.biblethiophile.com/
Questo modo di presentare elementi di studio e di conoscenza rispetto a qualsiasi argomento che interessi quell’area geografica (storia, geografia, viaggi, economia, guerre, antropologia, etnografia, leggende, tradizioni, curiosità, diari, ecc., ecc.), è una assoluta novità mondiale, perché esce dal solito antico schema universale della severa stringa informativa dettata dalla biblioteconomia tutt’ora in uso, ponendosi a mezza via dai parametri della biblioteca digitale, dove auspichiamo che alla fine “Biblethiophile” approderà almeno per il materiale più importante.
Da sempre i repertori bibliografici non hanno suscitato entusiasmo tra gli studiosi, ritenuti di quasi nessun interesse, appendice di poco conto rispetto ai veri studi; un lavoro da travèt.
Eppure la Bibliografia ha una importanza primaria, e su questo rimandiamo al nostro scritto del 2013: “Saggio su Bibliografie, Biblioteche e Mostre sul libro d’Africa. Per la costituzione di un Catalogo Nazionale”, consultabile qui: https://www.ilcornodafrica.it/ed-bibligrafiegcs.pdf
Su questo argomento – per noi determinante – abbiamo speso decenni di vita costituendo un enorme schedario cartaceo che si ferma all’anno 2000, bloccato dall’avanzare del digitale e soprattutto dal disinteresse degli “studiosi”.
La nostra indagine si era rivolta anche alle Biografie, materia per noi importante al pari della Bibliografia, che risultano i primi indispensabili mattoni per qualsiasi indagine.
Trovare in “Biblethiophile” uno spazio dedicato a quest’ultimo aspetto, addirittura arricchito da ritratti, rappresenta una vera rivoluzione che auspico venga sviluppata maggiormente. La galleria citata dei ritratti dei protagonisti o degli Autori nasconde sotto ogni volto un breve o lungo profilo, la bibliografia ed i collegamenti su ciò che gli Autori hanno trovato in rete.
Il “corpus” complessivo sino ad oggi si compone di 1.140 documenti (“sur plus de 3.000”) che compongono “La collezione” che è stata ripartita in 5 categorie principali:
éthio-témoignages
cartographie
éthio-visions
éthio-miscellaneus
éthio-références
Ogni soggetto poteva essere sviluppato in maniera alternativa, forse più rigorosamente, ma è bene che gli spigoli siano ora un poco smussati per facilitarne la lettura e la comprensione di tutti. Un taglio rigorosamente scientifico, accademico, avrebbe penalizzato la massima parte dei fruitori. Piccoli refusi qua e là non incidono sulla credibilità del portale e saranno corretti.
Immersi come ci hanno costretti nella cosiddetta “civiltà dell’immagine”, “Biblethiophile” risulta uno strumento accattivante anche per i “non addetti ai lavori”, stimolando quel tanto da riuscire a scatenare il leggendario sassolino della valanga citata.
I benemeriti Autori svizzeri hanno creato uno strumento utile, semplice, bello, facile da usare, intuitivo, che riteniamo occuperà un posto di rilievo tra gli studiosi ed i curiosi di quell’aerea geografica.
Il logo del portale in caratteri ge’ez è azzeccato; la sostituzione della figura religiosa con un simbolo caratteristico laico, sgombrerebbe il campo da fraintendimenti che sono sempre all’angolo.
Un ultimo appunto: certamente molti fruitori vorranno contribuire ad arricchire “Biblethiophile”, percui – anche come stimolo – sarebbe opportuna una nuova pagina dedicata ai nomi ed ai contributi dei donatori.
Gian Carlo Stella, 22 giugno 2024