PAOLA PERISSINOTTO – SULLE TRACCE DI ROMOLO ONORColorama, 2014ISBN 9788898203123

Gli italiani, in genere, hanno una memoria storica alquanto labile. Esaltano alle stelle oppure mettono alla gogna pochi personaggi dei quali magari ricordano non tanto le opere quanto i ritratti sul sussidiario delle Elementari, ma spesso si limitano quietamente ad ignorare anche la persona che ha dato il nome alla strada in cui abitano.

È il caso di Romolo Onor (v. l’articolo del prof. Ernesto Milanese su queste pagine (https://www.ilcornodafrica.it/z-Onor_CornAfrD centenario.pdf), a cui nel suo paese natale, San Donà di Piave, sono state dedicate una scuola e una via, ma che era ormai “un nome che aveva perso identità e ogni altra connotazione”. Eppure in Somalia, dove ha operato come agronomo nella sua breve vita (nato nel 1880, ha scelto di morire a soli 38 anni, nel 1918) ha lasciato tracce di sé così importanti che è stato possibile trovarne impronte nei ricordi dei discendenti di chi ha lavorato con lui; la stima per lui è tale che Siid ‘Ali Mahamed, uno dei maggiori esperti di agraria somali, formatosi nel Centro Sperimentale fondato da Onor, ha recentemente affermato che “l’agricoltura somala deve tutto a Romolo Onor”, ed ha affrontato, nonostante la rischiosa situazione politica, un faticoso e pericoloso percorso a piedi per ritrovare le tracce di Onor a Genale. Tuttavia, nonostante quest’anno ricorra il centenario della sua prematura morte, sono stati pochissimi gli eventi per ricordarlo e, sorprendentemente, nessuno di essi ha coinvolto atenei o sedi scientifiche.

È stata Paola Perissinotto, docente di Matematica e Scienze nella Scuola sandonatese intitolata ad Onor, che ha voluto conoscere e far conoscere la sorprendente vita dello studioso, riuscendo anche a prendere contatto, prima che il Tempo li trascinasse via, con alcuni testimoni, come l’agronomo Siid ‘Ali Mahamed e Mana ‘Abdurahmaan ‘Ali ‘Iise, figlia del sultano ‘Abulrahman che aveva accolto Onor e con lui aveva collaborato.  

Il lavoro, iniziato dapprima in collaborazione con gli allievi dell’insegnante, è poi stato approfondito grazie a nuove ricerche archivistiche e alla collaborazione con l’Università di Firenze, con l’Istituto Agronomico per l’Oltremare, con il Ministero degli Affari Esteri e con studiosi somali. Ne è uscita una seconda edizione ampliata.

Il testo non si limita a tracciare, nella prima parte, la biografia dell’agronomo, che, grazie ai brillanti risultati ottenuti negli studi, nel 1910 venne inviato in Somalia come Consulente Agrario del governo italiano; grazie anche al rinvenimento di una serie di documenti e fotografie, lasciate in eredità dalla sorella Irene alla Casa di Riposo di San Donà, è stato possibile alla Perissinotto ricostruire meticolosamente ed iconograficamente l’attività di Romolo a Genale, lungo lo Uebi Scebeli, presso Merca, dove fondò un Centro Sperimentale che nelle sue intenzioni (nonostante i contrasti con il governatore De Martino) doveva studiare scientificamente le possibilità di colture agricole nella zona, anche e soprattutto attraverso un’intensa opera di bonifica e canalizzazione; di speciale interesse è la ricerca “sul campo” operata dal già citato Siid ‘Ali Mahamed e dal geologo Elio Sommavilla, operante in Somalia, per trovare le tracce rimaste dell’opera di Onor. Dopo la devastante guerra civile, non resta molto; il Centro Sperimentale è abbandonato; il monumento dedicato ad Onor devastato; anche della sua tomba, che da Merca era stata portata al cimitero di Mogadiscio, dopo le barbariche distruzioni dei fondamentalisti islamici non resta traccia, così come di tanti altri italiani.

L’ultima parte è dedicata giustamente alle vicende della scuola di San Donà a lui titolata, ed è una parte interessante per delineare i problemi scolastici, di analfabetismo, di graduale scolarizzazione, di coinvolgimenti bellici e politici in un paese a forte caratterizzazione agricola.

Il libro si caratterizza, oltre che per l’accurata ricerca archivistica, anche per una ricca e pertinente iconografia, sia d’epoca che recente. Di particolare interesse le foto scattate dallo stesso Onor, che documentano i suoi studi e che sono state fortunatamente recuperate prima che l’aggressione del tempo, che aveva iniziato a danneggiarle, le perdesse definitivamente, nonché gli scatti inediti effettuati nel percorso di Siid ‘Ali Mahamed  a Genale e a Caitoi.

L’album recuperato delle foto di Romolo Onor
Resti della casa di Onor a Caitoi