21 novembre 2020
In tutti i miei scritti ho sempre sostenuto che esistono due tipi di individui: non sono molti quelli ai quali nella vita succedono un’infinità di cose mentre la maggior parte degli uomini trascorre un’esistenza tranquilla in linea con il resto della popolazione.
Chi ha vissuto per anni in Africa appartiene alla prima categoria e ancor più quelli che ci sono nati e quindi che hanno ereditato dai genitori e assorbito dall’ambiente il bisogno di vivere l’avventura, la voglia di apprendere e di creare, la necessità di riempire la vita di sogni e di realizzazioni, questi soggetti sono in genere individui aperti, leali, sempre in movimento e con la testa piena di idee e proiettati nel contempo alla ricerca continua del bello e della sicurezza per la famiglia alla quale sono legati da un affetto profondo. Mentre in Africa questi soggetti hanno la possibilità di esternare le loro pulsioni avventurose, nel momento in cui rientrano in Europa non placano la sete di vivere tante esperienze, e si mettono sempre in evidenza per la loro creatività e la voglia di realizzare obiettivi lusinghieri.
Se dovessi portare un esempio di un individuo di tale stirpe, penserei sicuramente a Gianmarco Russo. Nato nel 1957 all’Asmara, ha vissuto per circa 20 anni in Africa, dove ha studiato in scuole italiane per puoi iscriversi all’Università. Come tutti i ragazzi nati in Eritrea, ha avuto modo di crescere in un ambiente cosmopolita, formato da genti semplici, ma al contempo oneste e lavoratrici; accanto al senso del dovere era anche ben presente la consapevolezza di poter godere di una splendida natura e della compagnia di particolari abitanti, tutti protesi a rendere l’ambiente a misura di uomini capaci di elargire una sana produttività, un senso dell’amicizia e una piacevole convivenza, possibilità oggi più uniche che rare.
Gianmarco Russo rende in pieno l’idea dell’uomo che si è nutrito di un cibo offerto in modo così particolare. Quando ha dovuto lasciare forzatamente l’Eritrea per le note cause belliche, In Italia il nostro uomo si è comportato esattamente come ci si poteva aspettare. Si adatta immediatamente alla diversa mentalità, ma non dimentica la sua terra africana e si mette in una paziente attesa che nel Corno torni la pace; continua ad aiutare i ribelli eritrei guadagnandosi la loro stima per aver saputo in poco tempo apprendere la lingua tigrigna. Trova pure il tempo per continuare a studiare e oltre a frequentare i corsi universitari di Economia e Commercio, segue anche quelli di Psicologia.
Si può senza dubbio sostenere che Gianmarco ha vissuto in quel periodo contemporaneamente due vite, una italiana e l’altra eritrea, ambedue onerose, ma vissute con il cuore, tanto che crea con alcuni amici il “Comitato di solidarietà con il popolo eritreo” e durante gli anni di guerra tra Etiopia e Eritrea Gianmarco continua a recarsi di frequente in Africa, tanto che appena finita la guerra, si dimette dall’ottimo impiego di procuratore nella banca milanese per fondare una società che si occupa di trading, trasporti principalmente verso l’Africa, organizza l’importazione e vendita sia all’ingrosso che al dettaglio di oggetti d’arte e nel contempo fonda alcune società di Tour Operator con sede in Milano, Asmara ed Addis Abeba, oltre a due società in Asmara ed Addis che si occupano di Trading e trasporti.
Nel 1998 le società etiopiche sono state nazionalizzate, e insieme a quelle italiane sono rimaste operative solo quelle eritree. Gianmarco è un grande amante dei viaggi, specie dell’Africa, un appassionato di storia coloniale, un esperto di arte africana, e è sempre curioso di tutto quello che riguarda la storia e la cultura africana in generale. E instancabile nelle sue convulse attività e ultimamente ha trovato pure il tempo per curare la trasformazione del sito www.ilcornodafrica.it ormai obsoleto in qualcosa di più snello e accattivante; senza la sua professionalità e determinazione il sito si sarebbe estinto. Gianmarco ha quattro figli maschi, splendidi ragazzi come lui ama definirli e noi siamo certi che se somigliano al padre, si faranno notare nella vita per la loro capacità e intraprendenza.
Nicky Di Paolo