Angelo Granara, 19 aprile 2023

Così viene chiamata Debre Bizen, la minuscola città costruita sulla vetta del monte Bizen. Questo monte si trova a circa venticinque chilometri da Asmara lungo la rotabile per Massaua. Al venticinquesimo chilometro, appunto, si trova il paese di Nefasit di fronte al quale si erge il monte che eleva la sua cima a 2450 metri sul livello del mare.

La leggenda narra che la città nacque intorno al convento dei monaci copti fondato dall’abuna Philipos nel 1361 DC che aveva deciso di spostare i suoi monaci dal monastero di Nefasit per sottrarli alle tentazioni del mondo e, in modo particolare, da quelle femminili.

Pare che l’abuna Philipos scelse la vetta del monte perché, a quanto narra la leggenda, egli vi guarì tre storpi con la sola imposizione della sua ombra. Anche il maestro di Philipos, l’abuna Tatyos, è avvolto nella leggenda.

Pare, infatti, che nel suo viaggio di evangelizzazione verso Oriente, chiese al comandante di un vascello di fargli attraversare il Mar Rosso ma questi gli chiese del denaro. Allora Tatyos si avvolse nel suo mantello e, davanti agli occhi sbalorditi dei presenti, si alzò nel cielo e volò via.

Il monastero sul Bizen ha una regola inderogabile: nessun essere di sesso femminile può avere accesso alla città tra le nuvole neppure tra gli animali. Sono ammessi solo alcuni muli ed alcuni asini che servono per trasportare le merci da valle fino alla vetta del monte quanto necessario al monastero lungo l’impervio e ripido sentiero che rappresenta l’unica via.

Si racconta anche che nel monastero fossero conservati testi sacri preziosi come una Bibbia del quattordicesimo secolo, il Biblico Libro di Enoch ed il libro che narra la storia dell’Abuna Libanos che giunse in Eritrea dal Libano e fondatore del noto monastero di Debre Libanos.

La fama del Monastero sul Bizen attrasse numerosi esploratori e si dice che nel cimitero del convento sia sepolto anche l’esploratore spagnolo Alvarez che visitò il logo nel 1600.

Anche noi, ai tempi del liceo, organizzavamo delle gite al monte Bizen con l’intento di affrontare la scalata di circa due ore lungo quel pietroso e tortuoso sentiero, ma nessuno di noi arrivò mai in cima.

Sarebbe stato bello perché, a quanto si racconta, oltre alla bellezza del luogo, da quella altitudine si possono osservare panorami stupendi.