(tra i quali Pietro Cella e Vittorio Bottego, caduti in Africa Orientale)
Manlio Bonati, 3 giugno 2005
Il 14 e il 15 maggio 2005 si è svolta a Parma la 78a Adunata Nazionale degliAlpini. Si è trattata di una grande ed allegra festa che ha coinvolto tutta la città.
Per l’occasione all’apertura delle celebrazioni nella centrale via Cavour, all’angolo con borgo del Parmigianino, è stata scoperta un’epigrafe, realizzata dalla locale sezione A. N. A., che ricorda il sacrificio degli alpini parmigiani caduti in battaglia tra il 1896 e il 1945. Questi soldati furono decorati di Medaglia d’Oro al valor militare.
I primi due nomi si riferiscono a Pietro Cella e a Vittorio Bottego, morti rispettivamente ad Adua e al Daga Roba in Africa Orientale.
Prima di riportare le motivazioni ufficiali che lo Stato italiano decretò per questo alto riconoscimento alla memoria, specifico che Bottego era capitano d’artiglieria, quindi non proprio un alpino, ma facendo parte di un reggimento di artiglieria da montagna è considerato tale.
Pietro Cella (nato a Bardi, Parma, il 9 marzo 1851), Capitano del Battaglione Alpini d’Africa: “Comandante delle Compagnie 3a e 4a sulla sinistra dell’occupazione al Monte Rajo, le tenne salde in posizione contro soverchianti forze avversarie finché furono pressoché distrutte e combattendo valorosamente lasciò la vita sul campo prima di cedere di fronte all’irrompente nemico. Adua, 1° marzo 1896”.
Vittorio Bottego (nato a Parma il 29 luglio 1860), capitano di Artiglieria ed esploratore del Giuba e dell’Omo: “Dimostrò sagacia ammirevole nel dirigere una spedizione scientifico-militare nell’Africa equatoriale attraverso paesi inesplorati e fra popolazioni ostili e bellicose, e spiegò eccezionale coraggio attaccando con soli 86 uomini un nemico di circa un migliaio di combattenti, e morendo sul campo, ferito al petto e alla testa da due colpi d’arma da fuoco. Gobò (Paesi Galla), 17 marzo 1897”.
A questi eroi sono state dedicate anche due belle cartoline, qui riprodotte. Quella su Adua è dovuta all’estro del generale Gianni Marizza di Gradisca d’Isonzo (GO), l’altra sull’esploratore è un disegno di Alessio Alberici di Parma. Invece Mauro Azzi ha curato un bel libro, sotto l’egida dell’Associazione Nazionale Alpini – sezione di Parma, che ospita molte pagine sui citati ufficiali: “Parma terra di Penne Nere”. La storia degli alpini parmensi, edito nel dicembre 2004 dalle Tipografie Riunite Donati.




