Presentazione del I° Vol. del libro di Luca Lupi, Istituto Geografico Militare, Firenze 25 febbraio 2009

Il 25 febbraio 2009 ha avuto luogo, nei prestigiosi locali dell’Istituto Geografico Militare a Firenze, la presentazione del primo volume del libro di Luca Lupi Dancalia L’esplorazione dell’Afar, un’avventura italiana
Con la brillante presentazione di Andrea Semplici, davanti a un pubblico di oltre quattrocento persone che riempivano il salone principale dell’Istituto, hanno preso la parola nell’ordine il Brig.Gen. Carlo Colella, Comandante dell’Istituto Geografico Militare, l’Avv. Michele Gremigni, Presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, l’Editore Michele Quirici ed eminenti studiosi.
L’Istituto Geografico Militare e l’Ente Cassa di Risparmio di Firenze hanno rinnovato quella fruttuosa collaborazione che già rese possibile, nel 2004, la pubblicazione del monumentale volume: Italia. Atlante dei tipi geografici, riedizione dell’Atlante di Olinto Marinelli del 1922, frutto del lavoro congiunto di geografi appartenenti a ben 39 atenei italiani. L’Istituto Geografico Militare, fin dagli ultimi anni dell’Ottocento, fu impegnato in Dancalia, in difficilissime condizioni ambientali e di lavoro, con i propri Ufficiali e topografi civili che, nel giro di alcuni decenni, riuscirono a portare a termine la prima completa immagine cartografica, geometricamente corretta, che è andata a costituire un documento gelosamente custodito presso gli archivi dell’Ente ed a cui l’autore del volume presentato, ha attinto a piene mani.
Le due Istituzioni hanno deciso di procedere alla pubblicazione del volume del ricercatore Luca Lupi, che ha espletato lunghi studi e decennali ricerche sulla Dancalia, con particolare riferimento alle regioni abitate dalla popolazione Afar e note appunto come “triangolo degli Afar”, una delle zone più disagiate del pianeta, eppure straordinariamente importante da un punto di vista geografico, geologico e antropologico.
Michele Quirici, Tagete Edizioni , è il presidente della casa editrice che ha prodotto, insieme all’Istituto Geografico Militare, l’opera di Luca Lupi. Ricercatore attento e scrupoloso, con Lupi collabora da molti anni ed insieme hanno creato la collana Explora all’interno della quale la pubblicazione “Dancalia” rappresenta il volume più prestigioso.
Il Prof. Mauro Rosi, docente di Geochimica e Vulcanologia e direttore del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, ha ricordato la figura di Giorgio Marinelli, a cui il lavoro di Lupi è dedicato quale omaggio alla sua figura, realizzato attraverso il racconto e la documentazione delle spedizioni scientifiche in Africa Orientale (Etiopia, Entrea, Gibuti) e in particolare nella regione della Dancalia, spedizioni che concorsero ad un grande avanzamento della scuola geologica della Toscana e di Pisa in particolare.
Con lo stimolo familiare (il padre Olinto era stato uno dei grandi geografi italiani che partecipò, nel 1905 a una missione di studi geologici a geografici in Eritrea col famoso geologo Giotto Dainelli e ne scrisse i rendiconti), Giorgio Marinelli ebbe l’intuizione di avviare, insieme ad Haroun Tazieff, un grande progetto di studio geologico di quella regione; il momento era favorevole in quanto il fermento di nuove idee che attraversava la comunità geologica mondiale assegnava a queste parti del globo un’importanza strategica. Lo stimolo che originava dall’ambizione degli esploratori e il prestigio che si guadagnava con le ricerche in questa difficilissima ma appassionante regione, richiamarono in Dancalia un gran numero di brillanti giovani ricercatori, specializzati in diverse discipline geologiche.
L’operazione ebbe un successo strepitoso. La zona da esplorare prescelta da Marinelli fu oggetto di unanime interesse scientifico e la Dancalia in particolare divenne l’area più importante del pianeta per la comprensione del processo dì formazione di un nuovo oceano a partire dalla frammentazione di una massa continentale.
Il Prof. Marino Martini, Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Firenze, che a partire dal 1967 partecipò alle spedizioni Marinelli in Dancalia, ha illustrato alcune particolarità della Piana del Sale, la sua formazione geologica, soffermandosi a spiegare al pubblico le particolari condizioni di formazione chimica e mineralogica che hanno originato le spettacolari formazioni geologiche di Dallol.
Il Prof. Ernesto Abbate, Dipartimento di Scienze dellaTerra, Università di Firenze, ha illustrato i risultati delle recenti ricerche paleontologiche ed antropologiche a Buia, nell’estremo settore nord della Dancalia, effettuate dai geologi fiorentini ed evidenziate all’inizio del volume di Lupi. Durante queste ricerche un importantissimo ritrovamento di un cranio di ominide rappresentò un risultato di grande rilievo scientifico che portò ancora una volta all’attenzione mondiale il lavoro degli scienziati italiani in Dancalia.
Il Prof. Claudio Cerreti, Società Geografica Italiana, docente di Geografia politica ed economica, Facoltà di Sociologia, Università La Sapienza di Roma, ha evidenziato che nel lavoro del Lupi si trovano riferimenti a quasi tutti i personaggi e a buona parte delle vicende che hanno interessato prima l’esplorazione e poi l’appropriazione coloniale del Corno d’Africa nel loro insieme; avvenimenti che furono prevalentemente, benché non solo, di matrice italiana. Di conseguenza, la lettura o la consultazione dell’opera di Lupi fornisce un’idea piuttosto precisa del ruolo e del coinvolgimento italiano nella conoscenza scientifica e poi nella spartizione politica dell’intera Africa. Il precoce interesse dell’Italia per le regioni del Corno, sotto l’auspicio o spesso con la sovvenzione della Società Geografica Italiana, portò quasi tutti i viaggiatori provenienti dal nostro paese ad avere un qualche contatto con l’area dancala, sia pure solo per attraversarla in direzione dell’altopiano etiopico o dell’Hararino e, più oltre, dell’Ogaden.
L’Autore Luca Lupi ha descritto la nascita della sua passione per la Dancalia, conseguenza di una spedizione effettuata sul vulcano Erta Ale nel 1997, e quindi i suoi studi e le sue ricerche durate ben dodici anni che lo hanno portato a compilare, in due volumi di ben 704 pagine ciascuno, lo studio più completo della storia dell’esplorazione della Dancalia, espletata per la maggior parte da spedizioni italiane. Lupi ci ripropone le storie di personaggi sia famosi che sconosciuti, . che hanno contribuito a far luce ed a migliorare la conoscenza su questa incredibile regione della Terra.

L’ingresso all’Istituto Geografico Militare di Firenze in occasione della presentazione dell’opera di Luca Lupi




Il Prof. Mauro Rosi, Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa

Il Prof. Marino Martini, Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Firenze

Prof. Ernesto Abbate, Dipartimento di Scienze della Terra, Università di Firenze

l Prof. Claudio Cerreti, Società Geografica Italiana, Facoltà di Sociologia, Univ. La Sapienza di Roma

L’Autore Luca Lupi

Luca Lupi, l’Avv. Michele Gremigni, il Brig. Gen. Carlo Colella

Il Presidente dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze si congratula con Luca Lupi

Luca Lupi con i famigliari di Alberto Pollera e Ludovico Nesbitt

Luca Lupi con i famigliari di Ludovico Nesbitt

Luca Lupi e Marianna Ricci Barbini parente di Leopoldo Traversi

Luca Lupi e Emanuele e Manfredi Vinassa de Regny, nipoti di Paolo Vinassa de Regny

Luca Lupi e il rappresentante dell’Ambasciata Eritrea

Foto ricordo con i generali e colonnelli presenti all’evento


Il rinfresco

Vedere il sito di Luca Lupi www.dancalia.it
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