Carlo Annaratone, nato a Torre Beretti (Pavia) l’1 ottobre 1869 e morto a Roma il  14 novembre 1931, si laureò in Medicina. Nel 1896, in qualità di ufficiale medico, fu inviato in Eritrea poco tempo dopo la disastrosa battaglia di Adua.
Espletò il suo incarico presso i presidi militari di Addi Ugri, Saganeiti e  Cheren. Fu aggregato alla Spedizione del Sindacato Minerario e pertanto visitò con interesse le terre dal Mareb al Lago Tana. In seguito, sempre in colonia, fu direttore di Sanità.
Prese attivamente parte alla Grande Guerra e fu mandato in Macedonia come ispettore sanitario del Corpo di Spedizione Italiano. Tornata la pace in Europa, fu di nuovo in Eritrea con il compito di commissario di Assab, indi commissario regionale della Dancalia ed infine nel 1930 console italiano a Dessiè.
Scrisse molti libri ed articoli sulle sue esperienze africane: tra questi ricordiamo il raro e corposo libro In Abissinia edito a Roma nel 1914 da Enrico Voghera Editore (nel 1935 l’editore Salvo Tomaselli di Catania ne ripubblicò un piccolo estratto dal titolo apocrifo Bianchi e negri in terra Etiopica)  e gli articoli L’amba di Magdala in Abissinia, pubblicato nel fascicolo 9 del 1922 della rivista mensile La Terra e la vita (anno I) diretta da Giovanni Roncagli della Società Geografica Italiana e stampata dagli Editori Alfieri & Lacroix di Roma alle pp.  277-283 e Uno sguardo all’Abissinia attuale, stampato nel 1924 in opuscolo a Tivoli dalla ditta Macella di Aldo Chicca.

Manlio Bonati

 

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