Manlio Bonati, 22 settembre 2005
Giuseppe Maria Giulietti (nato a Casteggio (PV) il 28.12.1847 e morto in Dancalia il 25.5.1881) fu garibaldino nel 1866 nella terza guerra d’indipendenza. Trasferì il suo spirito avventuroso in Africa.
Nel 1879 accompagnava Sebastiano Martini Bernardi e Pietro Antonelli nello Scioa, in aiuto del marchese Orazio Antinori, penetrando nell’Harar, facendo importanti osservazioni e raccolte scientifiche. Ottimo disegnatore, nulla sfuggiva alla sua abile matita.
Molti suoi disegni furono pubblicati nel coevo Bollettino della Società Geografica Italiana. Come residente civile in Assab (primo possedimento coloniale italiano) preparò nel 1881 una spedizione che doveva condurre con il sottotenente di vascello Giuseppe Biglieri e quattordici marinai dell’Ettore Fieramosca.
Nel Piano del Sale, in Dancalia, dopo pochi giorni di marcia il 25 maggio presso Beilùl gli italiani vennero tutti barbaramente uccisi. Durante la campagna garibaldina si guadagnò il grado di caporale.
Cfr. Achille Bizzoni, L’Eritrea nel passato e nel presente, Milano, Società Editrice Sonzogno, 1897;
Fabrizio Bernini, La camicia rossa. Episodi e profili garibaldini nell’Oltrepò pavese, Voghera, CEO Cooperativa Editoriale Oltrepò, 1983 (per Giulietti vedi le pp. 27-29);
Aldo Marchese, G. M. Giulietti, Milano, Italica Editoriale, 1938. MB
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