Maurizio Casarola ADDIO MIA BELLA ADDIO: Dogali, 26 gennaio 1887: una battaglia dimenticata Varese, Arterigere, 2011 p. 127, cm. 16 x11 ISBN 9788889666708 E quindi anche Maurizio Casarola (che non conosco di persona) c’è cascato. Se uno si interessa di Storia (e Casarola ha già pubblicato alcuni altri testi nel campo storico) quando gli capita di fare un viaggio in Eritrea e sa guardarsi attorno, ci casca. A quel che si capisce, l ‘Autore si occupa da tempo di storia locale di Como: con questo testo riesce a fondere la curiosità suscitata da una lapide nel cimitero comasco all’approfondimento per una battaglia che, seppur persa, è stata avvertita come gloriosa, e che ha lasciato tracce, purtroppo ormai dimenticate, in tante città italiane. I Cinquecento di Dogali perfino a Roma sono stati accantonati: il monumento a loro dedicato ha lasciato una labile traccia nella toponomastica cittadina (quanti sanno chi diavolo sono quei Cinquecento che danno il nome alla piazza davanti alla Stazione Termini?), prima di essere spostato in un angoletto sporco e mal frequentato. Il testo rievoca le cause che hanno portato alla strage di Dogali, e il suo sviluppo; Casarola ha risalito il pendio che porta al forte di Saatì, vi ha scattato foto, ha cercato tracce. C’è cascato, insomma. Il risultato è senz’altro valido; un appunto, però: sarebbe stato bene corredare lo scritto con le fonti, sia iconografiche (anche se generalmente – ma non sempre- le foto sono di pertinenza dello stesso Autore) sia bibliografiche a cui ha attinto per stendere la sua ricerca. ![]() Cartolina del 1905 con il monumento ai Cinquecento di Dogali nella posizione originaria, davanti alla stazione ferroviaria di Roma (coll. Valeria Isacchini) |