Nome: Giancarlo Fornari
Messaggio: Gentile Direttore Responsabile Valeria Isacchini,
con sommo stupore e sconforto, insieme a mia moglie abbiamo letto il suo articolo del 20/3/09 avente per oggetto.:giardino di Gondar – lastre tombali di militari italiani, e appreso che la lastra del S. Ten. Arpaia Renato, mio zio materno, è usata come panchina. Le risulta che la sua segnalazione all’Ambasciata italiana di Addis Abeba abbia avuto un seguito? In caso negativo ci attiveremo di persona.
Grazie e cordiali saluti, Giancarlo Fornari
Buongiorno, sig. Fornari.
Le posso confermare che le lapidi sono state rimosse dopo mia segnalazione all’Ambasciata ed a Onorcaduti e spostate.
Nel dicembre 2009 ricevevo infatti queste righe dall’allora ambasciatore De Lutio:
“Tutte le lapidi utilizzate sono state rimosse, rimangono nel parco alcune
lapidi spezzate, che non erano state utilizzate e che verranno portate via
nelle prossime settimane, stanno continuando i lavori di sistemazione del
parco stesso.”
Può seguire, se crede, la vicenda anche su questo link http://www.betasom.it/forum/index.php?/topic/29677-quel-giardino-di-gondar/
Non conosco però la nuova collocazione, dato che al momento c’era incertezza su dove spostarle. Ma almeno non servono più da seduta! Data la drammatica situazione attuale in Tigray (di cui in Italia non si parla per nulla!) non posso purtroppo assicurare che siano comunque in salvo, dato che la municipalità di Gondar, a quanto pare, voleva trattenerle.
Le consiglierei di rivolgersi alla nostra Ambasciata ad Addis Abeba e ad Onorcaduti per avere notizie aggiornate. Allego nel frattempo, se potesse esserle utile, una recente ricerca svolta dalla nostra Ambasciata proprio sui cimiteri militari italiani in Etiopia. https://ambaddisabeba.esteri.it/ambasciata_addisabeba/resource/doc/2020/06/guida_cimiteri_militari_italiani_in_etiopia_2020.pdf
Purtroppo, il nome di Renato Arpaia non vi compare, ma risulta che i caduti che erano a Gondar siano stati traslati nel cimitero cattolico, settore militare, della capitale etiopica.
Ringraziandola del contatto, la saluto cordialmente
Valeria Isacchini
Gentilissima dott.ssa Isacchini,
anche a nome di mia moglie che aveva trovato il suo articolo, La ringrazio infinitamente. Le allego la lapide alla memoria di mio zio, nella caserma che porta il suo nome S.Ten.Renato Arpaia alla Cecchignola, Roma.
Distintamente,
Giancarlo Fornari
